Se l’invecchiamento della pelle inizia a 25 anni, a 45 c’è il vero «turning point» Ecco che allora arriva il momento di Rimodellare il viso
Il viso incomincia a perdere la sua naturale armonia, una trasformazione che raggiunge l’apice con l’arrivo della menopausa. «Dopo i 40 anni diminuiscono gli ormoni che lavorano sull’elasticità cutanea, la struttura della pelle ha un cedimento dovuto alla forza di gravità, le fibre muscolari si rilassano, e c’è una riduzione del rinnovamento cellulare», spiega un’esperta chirurga, medico estetico del Polispecialistico Dei Navigli a Milano.
«Il viso perde i volumi perché c’è un progressivo riassorbimento del grasso e dei tessuti ossei che porta a una ipovolumetria». Per un viso scolpito e definito, ma soprattutto meno stanco e cadente, rimodellare il contorno del viso diventa quasi più importante della correzione delle rughe.
Per un buon rimodellamento del volto bisogna agire su più fronti, e il risultato è tale che anche le rughe della marionetta che dal naso scendono verso il contorno delle labbra, e quelle naso-geniene migliorano senza aver bisogno di un trattamento ad hoc».
Con il passare del tempo le guance diventano cascanti perché cedono sotto il peso e la contrazione del muscolo platisma, un muscolo pellicciaio del collo, ovvero appiattito e sottocutaneo, che incide sull’abbassamento della zona mandibolare. Il viso, sotto l’effetto della gravità e altri fattori endogeni, da V diventa a U con il classico mento dall’aspetto rilassato che invecchia la figura.
Come rimodellare l’architettura del viso Con i filler: «Si interviene con un filler di acido ialuronico posizionato in profondità a livello osseo per ripristinare i volumi, è un filler ad alto crosslincaggio, ovvero un acido ialuronico più pesante e più resistente che viene aggredito meno dai macrofagi, le cellule deputate alla distruzione dell’acido ialuronico endogeno nel corso del tempo».
Per il rimodellamento del viso non si utilizza quindi la stessa tipologia di filler che viene usata per correggere e riempire le rughe superficiali come quelle del codice a barre per esempio. «Per il contorno del viso, l’acido ialuronico va posizionato tra l’osso e il muscolo per apportare volume, e si lavora tra lo zigomo e l’angolo mandibolare».
Con la radiofrequenza: La radiofrequenza grazie al calore controllato, ricompatta le fibre elastiche che tendono a cedere come lavorare sulla pelle «I filler lavorano sulla struttura, poi bisogna agire anche sul “sacchetto esterno”, ovvero sulla pelle che per rimanere elastica va nutrita. Sono efficaci i peeling a base di alfaidrossiacidi e betaidrossiacidi che levigano e danno elasticità», **dice la dottoressa Varesi. **
Il lifting non chirurgico «Esistono anche dei fili di trazione che lavorano con un effetto lifting non chirurgico. Sono dei fili chiamati “barbed” che si inseriscono a livello sottocutaneo, hanno una funzione di trazione e con il tempo vengono riassorbiti da soli. L’ideale per non arrivare alla soluzione estrema del lifting chirurgico, è quello di curarsi nel tempo, quindi **prevenire il cedimento già verso i 35 anni». **
Come prevenire il cedimento del viso «Con il biorimodellamento, ovvero con delle iniezioni di acido ialuronico senza crosslincaggio, quindi con acido ialuronico efficace ma che non ha altre sostanze chimiche. Questo tipo di filler si diffonde nella pelle e grazie a una tecnologia brevettata prolunga nel tempo la sua attività lavorando sulla lassità e stimolando la produzione endogena di acido ialuronico». Perché è importante non esagerare «L’uso massiccio dei filler crea infiammazione nel punto in cui vengono inseriti, e sappiamo che la prima causa di invecchiamento cutaneo è proprio l’infiammazione, ecco perché è importante dare il.
Link Utili:
Etimologia della parola Bichectomia (Wikipedia)